Artigiani immigrati: boom di sarti, imprese di pulizia e giardinieri Rumeni, albanesi e cinesi i più numerosi

Non solo imbianchini o muratori ma sempre più sarti, “specialisti” di pulizie e giardinieri: la mappa dei mestieri artigiani degli stranieri sta cambiando volto. Negli ultimi 5 anni le imprese individuali dell’artigianato capitanate da immigrati stanno facendo registrare un vero e proprio boom in attività diverse dalle loro tradizionali. Gli imprenditori immigrati sono più che raddoppiati nelle sartorie (+129,7%), dove sono leader i cinesi, nelle imprese di pulizie (+108,8%), in larga parte condotte da rumeni, egiziani e albanesi, e fortemente aumentati nelle ditte di giardinaggio (+74,5%), la metà delle quali guidate ancora una volta da nativi della Romania e dell’Albania.

E’ quanto emerge dalla fotografia scattata da Unioncamere e Infocamere sull’imprenditoria artigiana straniera in Italia tra giugno 2011 e giugno 2016, periodo in cui la crescita di attività artigiane di immigrati (+8,3%) ha frenato la caduta dell’intero settore (-7,8%). L’artigianato immigrato è un universo composto da 181.494 aziende, al 71% guidate da un imprenditore nato fuori dallo Stivale, e rappresenta il 13,5% dell’intero comparto. Romania, Albania e Cina sono i principali paesi di provenienza degli imprenditori e a loro si deve il 43,7% di questo importante pezzo del tessuto produttivo nazionale.

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Fonte: Unioncamere

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