Liberalizzazione delle attività economiche: conflitti tra normativa statale, normativa regionale e pianificazione locale, nella recente giurisprudenza

Articolo di Domenico Trombino

E’ tema appassionante e di ricorrente trattazione, nella pratica applicativa dei SUAP, quello dei conflitti tra normativa statale, regionale e locale, in materia di liberalizzazione delle attività economiche, peraltro inaspriti dai c.d. decreti Madia e, in particolare, dalla modulistica unificata e standardizzata prevista dal decreto legislativo 30 giugno 2016, n. 126, in epigrafe Attuazione della delega in materia di segnalazione certificata di inizio attivita’ (SCIA), a norma dell’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124 e contemplata altresì dal decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 222, in epigrafe Individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti, ai sensi dell’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124, soprattutto a causa dell’assunto che possa avere funzione innovativa, più che ricognitiva, la Tabella A, allegata al decreto da ultimo citato, che indica le attività che sono state sin qui oggetto di detta modulistica, oltre che il regime amministrativo, la concentrazione degli stessi – ove coesistenti in un unico adempimento – e le normative di riferimento.

 

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