Commissione Europea: divieto di vendere accendini non a prova di bambino

Dall’11 marzo è in vigore il divieto di vendere accendini non a prova di bambino e quelli che per forma, colore o immagini possono richiamare un’idea di gioco o la stessa apparenza di un giocattolo.
Lo stabilisce la decisione 2007/231/CE della Commissione europea.
L’immissione sul mercato e l’importazione di questi prodotti è già stata proibita dall’Unione europea a partire dall’11 marzo 2007.
Il nuovo e definitivo provvedimento intende ridurre le gravi conseguenze causate dall’uso involontario che ne possono fare i bambini. Si stima infatti che il loro uso improprio provoca ogni anno nella Ue tra 1500 e 1900 casi di lesioni e tra 34 e 40 decessi.
Un accendino è quindi detto “a prova di bambino” quando la forza necessaria per azionare il meccanismo di accensione non può essere esercitata al di sotto dei 51 mesi di età. I requisiti di sicurezza degli accendini sono stabiliti dalle normative EN ISO 9994 e EN 13869:2002 del Comitato europeo per la standardizzazione.
I fabbricanti e i distributori sono chiamati a collaborare con le autorità nazonali e ad essere in grado di presentare tutta la pertinente documentazione, compresi i rapporti di test in materia di sicurezza per i bambini.
La Commissione sottolinea i rischi connessi con il gran numero di accendini di scarso valore in circolazione, specialmente quelli non ricaricabili.

>> Decisione Commissione Europea 12/4/2007, n. 2007/231/CERecante modifica della decisione 2006/502/CE che prescrive agli Stati membri di adottare provvedimenti per assicurare che siano immessi sul mercato esclusivamente accendini a prova di bambino e di proibire la commercializzazione di accendini fantasia

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