Gratta e vinci: la partita non è ancora chiusa

Il Ministero dell’Interno con circolare n. 557/PAS.19789.13500.F(30) del 21.10.2010, in merito al rilascio della licenza di cui all’art.88 del TULPS per la vendita dei biglietti delle lotterie istantanee, rivolgendosi alle Questure, ha precisato che: Fermo restando, beninteso, che tale attività rimane sottoposta alla disciplina generale dettata dalle norme che fissano i requisiti ed i presupposti che devono ricorrere per il suo lecito esercizio, si ritiene che, per quanto esposto, le istanze presentate dagli interessati all’autorità questorile, non consentendo una valutazione congruamente argomentabile in merito alla sussistenza dei profili di legittimità, tipicità e nominatività imposti dalla legge, debbano essere oggetto di declaratoria di inammissibilità da parte di codeste Autorità Amministrative”. In questa circolare comunque il Ministero dell’Interno si è limitato ad affrontare l’argomento solo in riferimento alla licenza di cui all’art.88 del TULPS, in quanto licenza ancora di competenza dell’Autorità di pubblica sicurezza.
Ma l’AAMS non soddisfatta della risposta ministeriale “rilancia”; con nota n.40296 del 12 novembre 2010 l’AAMS ha chiesto al Ministero dell’Interno di esprimersi anche su rilascio della licenza di cui all’art. 86, comma primo, del TULPS , in quanto la vendita dei Gratta e Vinci è assimilabile ai “giochi leciti” esercitabili nelle sale pubbliche ed “è proprio la terminologia utilizzata dal legislatore in tale primo comma che consente di sussumere, nel concetto di giochi leciti, una tipologia quale quella dei Gratta e Vinci, che al di là delle specifiche caratteristiche di gioco, sono certamente ricompresi nella categoria. E,’ infatti, indubitabile che si tratta di giochi leciti, trattandosi di tipologia di gioco riservata allo Stato e prevista, da ultimo dall’art.21 del D.L. 1 luglio 2009, n. 78 convertito con modificazioni in L. 3 agosto 2009, n. 102, in base al quale è stato affidato il servizio al concessionario risultato aggiudicatario di apposita procedura di selezione”. La mano passa ora al Ministero dell’Interno.

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