GREEN ECONOMY – Le nuove misure in materia di tutela della natura e sviluppo sostenibile

Legge 28/12/2015 n. 221
Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali

Questi, in sintesi, i punti principali del provvedimento:

Tutela dell’ambiente urbano, gestione dei rifiuti e riciclo

È introdotto uno sconto sul tributo per il conferimento dei rifiuti in discarica per quei Comuni che superano gli obiettivi minimi previsti dalla legge sulla raccolta differenziata, aggravio, invece, per chi scende sotto la soglia.
Le Regioni possono promuovere incentivi economici per i Comuni che attuano misure di prevenzione della produzione dei rifiuti.
Sanzioni da 30 a 150 euro per chi abbandona i rifiuti di piccolissime dimensioni. La sanzione raddoppia per i rifiuti da fumo.
Torna il vuoto a rendere su cauzione per le birre e l’acqua minerale serviti al pubblico. Sarà reintrodotto per 12 mesi e su base volontaria del singolo esercente.

Percorsi green casa-scuola e semafori più verdi

Stanziati 35 milioni di euro per creare percorsi protetti per gli spostamenti dei ragazzi a piedi o in bicicletta e per promuovere il car-sharing.
Nasce il mobility manager scolastico, con il compito di organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni.
Le lampade ad incandescenza dei semafori saranno via via sostituite con lampade a basso consumo energetico o a LED.

Crescita Blu

Finanziamenti da 800.000 euro (1 milione dal 2016) per l’istituzione di aree marine protette ed il potenziamento della gestione e del funzionamento di quelle esistenti.
Aggiornamento della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, integrata con un apposito capitolo che considera gli aspetti inerenti al contesto marino.
Per sostenere e finanziare gli interventi di raccolta e smaltimento dei rifiuti nelle isole minori, i comuni possono istituire un contributo di sbarco per i turisti sino a 2,50 euro.
Obbligatoria la copertura assicurativa integrale dei rischi (anche potenziali) per trasporti inquinanti via mare.

Appalti sostenibili e Made Green Italy

Il possesso del marchio EMAS o ECOLABEL UE, o il rispetto delle norme UNI ISO per la misura delle emissioni ridurrà il costo delle garanzie nelle gare e favorirà nelle graduatorie per ottenere benefici pubblici.
Al fine di promuovere il Made Green Italy, nasce lo Schema Nazionale Volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti italiani.
Previste nuove norme per favorire l’acquisto di prodotti derivanti da materiali post consumo o dal recupero degli scarti e dal disassemblaggio dei prodotti complessi.
Gli impianti energetici a Biomasse e Biogas incentivati potranno essere alimentati anche da sottoprodotti derivati dagli zuccheri o da oli vegetali.

Investimenti a salvaguardia dell’ambiente    

Stanziati 10 milioni di euro per il 2016 per la rimozione o demolizione di opere e immobili realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico elevato.
Istituito il Fondo contro il dissesto idrogeologico, cui confluiscono 550 milioni di Euro e le risorse imputate agli oneri di progettazione.
Nasce un Fondo di garanzia finanziato tramite la tariffa del servizio idrico, con priorità di utilizzo delle relative risorse per interventi idrici e fognari già pianificati e immediatamente cantierabili.
Credito di imposta di 5,6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019 per le imprese che bonificano dall’amianto in Italia beni e strutture produttive.
Previsto stop all’introduzione e ripopolamento dei cinghiali a fini venatori.

Nuovi strumenti di governance per la tutela ambientale

Predisposizione della strategia nazionale delle Green community per quei territori rurali e di montagna che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse naturali.
Nasce il Comitato per il Capitale Naturale presso il Ministero dell’Ambiente, per promuovere sistemi di contabilità ambientale negli enti locali e realizzare ogni anno un Rapporto sullo Stato dell’Ambiente.
Istituito presso il Ministero dell’Ambiente il Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli.
I Comuni potranno istituire aree (Oil Free Zone) dove si attua la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie prodotte da fonti rinnovabili.
Entrano nel Codice Ambientale i Contratti di Fiume: strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata per la tutela e la corretta gestione dei fiumi e delle risorse idriche.

Diritti universali

L’accesso universale all’acqua sarà garantito da tariffe agevolate per gli utenti domestici disagiati.
Introdotta nel codice di procedura civile l’impignorabilità degli animali d’affezione o da compagnia del debitore.

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