IL CASO – panificio – artigiano alimentarista – pizza – consumo sul posto – consegna al domicilio

20 Aprile 2020
Scarica PDF Stampa
Modifica zoom
100%
Alcuni titolari di pizzerie da asporto stanno contestando le attività di panifici, in particolare contestano il fatto che oltre a poter vendere i propri prodotti all’interno del proprio esercizio, cosa non consentita a loro, consegnano a domicilio pizze farcite, cartocciate ecc. e in più contestano che restano aperti fino a sera tardi. Sostengono che i panifici possono fare solo pizze bianche o solo condite con salsa e olio Spero di avere una delucidazione in merito anche se l’abbonamento scade oggi.

RISPOSTA

L’artigiano alimentarista può, in vigenza degli attuali DPCM, emanati per il COVID 19, effettuare solo il servizio di consegna a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto. Chi organizza le attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente o una cd. piattaforma – deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro. Le attività abilitate alla panificazione possono anche effettuare la produzione di qualsiasi tipo di pizza, indipendentemente dalla tipologia di condimento utilizzata, inoltre il panificio, ai sensi dell’articolo 3 del DL 223/2006 convertito con modificazioni con la L 248/2006, può anche consentire il consumo immediato di tali prodotti utilizzando gli arredi e i locali dell’attività (ovviamente non in questo periodo). Entrambi possono effettuare la consegna al domicilio del cliente, dato che in tale ipotesi si tratta di un servizio reso al cliente, che non necessita di alcuna specifica autorizzazione, trattandosi di una semplice cortesia.