Installazione gazebo e dehor: i permessi necessari

16 Maggio 2016
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Come affrontare a livello procedimentale l’installazione su area pubblica o privata di un gazebo o di un dehor?

La tematica oggetto di approfondimento costituisce forse una delle più delicate e insidiose per l’attività di un SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), spesso fonte di errate interpretazioni della pur chiara normativa di riferimento.

Sicché può capitare che un SUAP non sappia effettivamente come comportarsi dinanzi all’istanza di una ditta che chieda l’installazione su area pubblica o privata di un gazebo, di un dehor, insomma di una struttura prefabbricata e destinata per un tempo più o meno lungo, ma non perenne, a servizio del proprio bar o ristorante ed ancora, in maniera corrispondente, che una ditta non sappia se e come effettivamente potrà attuare il suo progetto.

Al tempo stesso, la tematica costituisce un fulgido esempio della compenetrazione, sempre più crescente, di settori del diritto nell’attività di un SUAP, certamente distante anni luce da quella molto più semplice dei vecchi Uffici Commercio spazzati via dal D.P.R. 447/1998 e poi dal D.P.R. 160/2010 che hanno individuato nel SUAP il punto unico di accesso di tutte le istanze afferenti le attività produttive di beni e servizi a cominciare dai correlati profili edilizi e urbanistici.

Si tratta di interventi che assommano competenze assoggetatte alla normativa sui pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, sul commercio, sull’artigianato, sull’edilizia, sulla tutela del paesaggio e dei beni culturali e ancora sulla normativa tributaria, in ordine ai profili del pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico. Sicché è rimesso al Responsabile del SUAP conoscere i rapporti di forza fra le suddette diverse normative orbitanti in questa tematica e stabilire quale e in che misura una di esse prevalga o come debba integrarsi con le altre.

Certamente, l’errore più grossolano che si potrebbe fare è quello di ritenere assentibile qualsiasi istanza di installazione su suolo pubblico purché corredata della ricevuta attestante l’avvenuto pagamento della Tosap, che forse rappresenta l’ultimo e certamente meno importante adempimento da espletare per assentire l’istanza di installazione di un dehor, di un gazebo o di semplici tavolini.

Il problema si acuisce nel periodo estivo, in cui fioccano le istanze al Comune da parte di qualsiasi operatore nell’ambito della ristorazione per ottenere occupazioni di suolo pubblico per il consumo sul posto, indifferentemente se si tratti di titolare di autorizzazione o Scia di pubblico esercizio di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande o di gestore di una pizzeria d’asporto (attività artigianale), o ancora di un esercente un’attività di esercizio di vicinato per il commercio al dettaglio di prodotti alimentari con il consumo sul posto, come nel caso di una macelleria che allestisca all’esterno della sua attività una serie di tavolini per il consumo di carne alla brace.

 

Per fare chiarezza sulla materia  si  consiglia il nuovo e-book Gazebo, dehor e chioschi, scritto dall’avvocato Pippo Sciscioli (Responsabile Suap del Comune di Corato, Consulente Anci Puglia), facendo ricorso intanto alla normativa di riferimento, poi alla giurisprudenza, infine alle circolari e risoluzioni del Ministero dello Sviluppo Economico, sempre più chiare e perentorie nell’ultimo periodo.

All’interno dell’e-book vengono chiariti i profili edilizi legati all’installazione di gazebo, dehor (e non soltanto), indagando poi nella seconda parte i più rilevanti aspetti di tutela del patrimonio artistico, storico, architettonico, culturale, (disciplinati dal Codice del Paesaggio di cui al d.lgs. 42/2004)

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di Pippo Sciscioli
› Somministrazione e consumo sul posto
› Autorizzazioni edilizie
› Tutela dei beni culturali

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