Pubblici spettacoli e intrattenimenti – la nota del ministero

Il Ministero dello Sviluppo Economico, in data 6.4.2017, ha diffuso la nota del Ministero dell’Interno n. 557/PASIU/004683 del 23/3/2017 che risponde in materia di pubblici spettacoli e intrattenimenti stante l’entrata in vigore del d.lgs. 25 novembre 2016, n. 222.

 

  • 1° quesito: continua ad applicarsi la SCIA, prevista dagli artt. 68 e 69 TULPS, agli spettacoli presso locali e impianti con capienza complessiva pari o inferiore a 200 persone, anche se le voci 78, 80 e 81 della Tabella A allegata al Decreto stabiliscono il regime dell’autorizzazione.

 

  • 2° quesito: per i locali e gli impianti con capienza totale non superiore a 200 persone la relazione tecnica di un professionista abilitato sostituisce anche il “parere” delle commissioni di vigilanza e non solo “le verifiche e gli accertamenti” preliminari, come previsto dall’art. 4 lettera c) del decreto, che ha modificato l ‘art. 141, comma 2 del Regolamento TULPS, anche se le voci 78, 80 e 81 della tabella A, allegata al Decreto, prevedono l ‘obbligo del SUAP di trasmettere detta relazione alla Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Se da un lato la modifica del citato art.141 supera la necessità del sopraluogo fisico e del parere finale della Commissione, la previsione riportata nelle voci 78 e 80 pare confermare la sopravvivenza dei compili indicati alla lettera e) di questo art.141, solo in funzione dei quali si giustificherebbe la trasmissione dell’istanza alle CVLPS, altrimenti priva di qualsiasi funzione;

 

  • 3°quesito: in merito al regime autorizzatorio per le sale slot e AWP, ex articolo 86 TULPS, previsto dalla voce 86 della Tabella A, e se sia possibile dare avvio a queste attività mediante una SCIA, Il Ministero non fornisce indicazioni ma si limita a precisare che  si tratta di funzione da tempo attribuita ai Comuni che la esercitano sulla base delle proprie regolamentazioni e delle numerose leggi regionali che incidono sulla materia con l ‘obiettivo del contrasto della diffusione del gioco patologico, della tutela dei minori e delle fasce deboli della popolazione nonché del decoro urbano.

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