Rapporto fra accesso documentale e accesso civico generalizzato: le recenti evoluzioni giurisprudenziali

La recente giurisprudenza amministrativa torna sul rapporto fra le discipline dell’accesso documentale e dell’accesso civico generalizzato

21 Luglio 2021
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La recente giurisprudenza amministrativa torna sul rapporto fra le discipline dell’accesso documentale e dell’accesso civico generalizzato, ribadendo debba essere interpretato “non già secondo un criterio di esclusione reciproca, quanto piuttosto di inclusione/completamento”.

In tal senso si è da ultimo pronunciato il Consiglio di Stato, Sez. V, 15/06/2021, n. 4644, a conferma di T.A.R. Lazio, Sez. I, n. 10994/2020.

Sul tema trasparenza amministrativa, il punto di svolta del nostro ordinamento giuridico, si sa, è rappresentato dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, in epigrafe Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, con riferimento alla quale si parlò per la prima volta di “P.A. casa di vetro”, date le previsioni sul diritto d’accesso, e non solo, ivi contenute, volte a rendere conoscibile all’esterno l’agire amministrativo.

L’enfasi retorica di detta espressione oggi appare a tutti esagerata per l’epoca.

 

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