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Marche: proposta di legge "Testo unico in materia di commercio"

La Giunta regionale delle Marche ha approvato la proposta di legge regionale sul “Testo unico in materia di commercio” che ora attende la definitiva approvazione del Consiglio regionale.
Il Testo Unico, che abroga 18 leggi regionali, è composto da 99 articoli e disciplina i diversi comparti in cui si articola il settore: commercio al dettaglio, all’ingrosso, in sede fissa, su aree pubbliche, vendita della stampa quotidiana e periodica, somministrazione di alimenti e bevande, distribuzione di carburanti, forme speciali di vendita al dettaglio, come spacci interni, distributori automatici,vendite per corrispondenza.
Le innovazioni di maggior rilievo riguardano, oltre alla semplificazione delle procedure amministrative, il ruolo programmatorio dei Comuni quali enti più vicino alle esigenze dei cittadini, la valorizzazione delle Province mediante lo strumento del Piano territoriale di commercio, il maggiore coinvolgimento degli enti locali e di altri organismi come le Camere di Commercio, l’Osservatorio sul commercio e i Centri di assistenza tecnica (Cat) per il monitoraggio della rete distributiva. L’elenco delle novità comprende, inoltre, il rilascio dell’autorizzazione unica in materia di pubblici esercizi, una disciplina più chiara e più consona alle nuove abitudini dei consumatori, una più puntuale regolamentazione del commercio al dettaglio sulle aree pubbliche, maggiore tutela del consumatore nell’esposizione dei prezzi dei prodotti, nella regolamentazione dei saldi e delle vendite promozionali. Per quanto riguarda il sistema distributivo dei carburanti, la proposta tiene conto delle novità introdotte a livello nazionale sulle liberalizzazioni.
In attuazione della legge sul riordino del sistema di vendita della stampa quotidiana e periodica, è previsto un doppio canale di diffusione, distinto in punti di vendita esclusivi e non esclusivi. Per gli orari di apertura degli esercizi commerciali, si supera la distinzione prevista dalla riforma Bersani tra Comuni “turistici” e non che in molte regioni ha originato contenziosi e diversità di trattamento, stabilendo, in concertazione tra Comuni e parti sociali, un limite massimo di aperture domenicali e festivi. Rispetto alle precedenti norme, il Testo Unico ridefinisce la normativa sugli orari di vendita, prevede il coordinamento tra Comuni e Province relativamente alla grande distribuzione, detta nuove norme per gli outlet, gli internet point, il sistema fieristico e mercatale.
Istituisce, infine, un Fondo Unico per il commercio alimentato dalle risorse comunitarie statali e regionali; i criteri e le modalità per la concessione dei contributi saranno determinati sulla base di un programma di utilizzo delle risorse.

>> Proposta di legge regionale ad iniziativa della giunta regionale: Testo unico in materia di commercio


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