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IL CASO - somministrazione - associazione - esercizio aperto al pubblico
Un'associazione culturale di promozione turistica territoriale per gestire un esercizio di somministrazione deve essere iscritta al Registro delle Imprese?

» Quesito

Una associazione culturale di promozione turistica territoriale ha partecipato ad un bando comunale per la gestione di un’area picnic con all’interno una baita i da adibire ad attività di somministrazione alimenti e bevande (bar e pizzeria), aggiudicandosi la gestione. L’associazione culturale ha presentato SCIA per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande da destinare a tutti i frequentatori dell’area, quindi non solo ai soci dell’associazione. Si chiede di voler sapere se l’associazione, ai sensi dell’art. 6 del D.l.vo n. 177/2017 può esercitare tale tipo di attività, e in caso affermativo se deve essere iscritta al Registro delle Imprese e deve possedere i requisiti che devono possedere le altre forme di impresa o ditte individuali. Se l’iscrizione al registro delle imprese è necessaria anche per incassi inferiori ad € 5.000,00.

» Risposta

Dal momento che il bando era pubblico e prevedeva la gestione di un esercizio di somministrazione, l’associazione che si è aggiudicata la gara dopo aver presentato la SCIA UNICA per l’esercizio dell’attività con il possesso dei requisiti morali e professionali previsti dall’articolo 71 del D.lgs n. 59/2010, dovrà comunque iscriversi al registro delle imprese per tale tipologia di attività. In linea generale, l’iscrizione si rende necessaria solo se l’ente, accanto all’attività istituzionale, ha ad oggetto anche lo svolgimento di un’attività economica, che se prevalente determinerà l’iscrizione presso il Registro delle Imprese, mentre se sussidiaria ed accessoria rispetto all’attività istituzionale richiederà l’iscrizione presso il Repertorio Economico Amministrativo (c.d. REA).

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