Pubblici spettacoli, la serie infinita

Approfondimento di Pippo Sciscioli

Pippo Sciscioli 11 Marzo 2025
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Ennesima puntata, ma probabilmente non ancora l’ultima, nel capitolo dei pubblici spettacoli dopo la conversione da parte del Parlamento del decreto legge Cultura.

Finalmente, con la recente legge n. 16/2025, di conversione del decreto legge 27 dicembre 2024, n. 201, diventa strutturale la procedura semplificata per l’organizzazione di pubblici spettacoli:
• dal vivo che comprendono attivita’ culturali quali il teatro, la musica, la danza, musical, proiezioni cinematografiche;
• che si svolgono fra le ore 8,00 e 1.00 del giorno seguente;
• con una capienza massima di 2.000 partecipanti.

In questi casi, all’organizzatore basterà presentare al Suap del Comune una segnalazione certificata di inizio attività di cui all’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, senza alcuna necessità di acquisire né il parere ex art.80 Tulps della Commissione di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo né l’autorizzazione ex art.68 e 80 Tulps del Responsabile Suap.

Una semplificazione procedurale non da poco, senza comunque pregiudicare la pubblica incolumità e la sicurezza.

La legge di conversione però presenta due novità

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