Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Vademecum per la sicurezza digitale rivolto a tutte le pubbliche amministrazioni, redatto dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). Il documento, strutturato in 12 regole di cyber hygiene, mira a responsabilizzare ogni dipendente pubblico sull’importanza dei comportamenti quotidiani nella difesa dai cyber attacchi. L’iniziativa si inserisce in un contesto critico: nel 2024 si sono registrati 756 eventi cyber contro le PA, raddoppiati rispetto all’anno precedente. Più del 50% è stato causato da errori umani. Previste azioni di sensibilizzazione attraverso il portale Syllabus, il sito NoiPA, spot informativi e incontri con i responsabili HR delle amministrazioni.
Indice
Le 12 buone pratiche per la sicurezza quotidiana
Il vademecum elenca 12 comportamenti essenziali da adottare ogni giorno negli uffici pubblici, riguardanti l’uso corretto delle credenziali, l’attenzione alle email sospette, la gestione degli allegati e dei link, le modalità sicure di accesso alle piattaforme e l’uso consapevole dei dispositivi personali e di rete.
Vengono inoltre forniti suggerimenti per riconoscere le tecniche più comuni di phishing, social engineering e ransomware, insieme a raccomandazioni per aggiornare regolarmente i sistemi e utilizzare password robuste e diversificate. Il documento non introduce nuovi obblighi, ma intende guidare con chiarezza operativa chi lavora ogni giorno con strumenti digitali all’interno della PA.
Anche l’uso improprio dell’intelligenza artificiale è tra i temi affrontati, con un richiamo alla necessità di distinguere tra strumenti a supporto dell’attività amministrativa e strumenti potenzialmente vettori di rischio, come chatbot non verificati o generatori di testi automatici in grado di esfiltrare dati sensibili.
Come applicare l’Intelligenza Artificiale nella P.A.
I rischi dell’amministrazione e le responsabilità degli amministratori. Dalla teoria alla pratica, regole, prompt e casi reali Corso base
28 Ott 2025 ore 14.30 -17.30
146.40 €
Formazione continua su Syllabus e rafforzamento della cultura della cybersicurezza
Il vademecum non rappresenta un’iniziativa isolata, ma si inserisce in un percorso strutturato di formazione promosso dalla stessa ACN e da Dipartimento della Funzione Pubblica. Come annunciato, le buone pratiche saranno presto integrate in un programma formativo specifico all’interno della piattaforma Syllabus, già utilizzata per la formazione digitale del personale pubblico.
Si tratta di un’iniziativa coerente con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede la modernizzazione della PA anche attraverso il rafforzamento delle sue competenze in materia di cybersicurezza. Investire nel capitale umano significa rendere più resilienti non solo i sistemi informatici, ma l’intero sistema amministrativo, anche in un’ottica di protezione dei dati personali, continuità dei servizi e difesa dell’infrastruttura digitale del Paese.
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