Il Ministero dell’Interno ha dato il via all’edizione 2025 del progetto “Spiagge Sicure”, destinando 1,5 milioni di euro a 50 Comuni costieri non capoluogo di provincia con meno di 50.000 abitanti. L’obiettivo è contrastare l’abusivismo commerciale e la vendita di prodotti contraffatti durante la stagione estiva. La circolare del 28 luglio 2025 fissa tempi e modalità per accedere al finanziamento, pari a 30.000 euro per ciascun ente. Prevista anche la possibilità di assumere personale a tempo determinato o finanziare straordinari della polizia locale.
Indice
Prevenzione e sicurezza contro il commercio abusivo
Con la circolare del 28 luglio 2025, il Ministero dell’Interno ha dato attuazione concreta alla misura “Spiagge Sicure – Estate 2025”, finanziata con risorse del Fondo per la sicurezza urbana istituito dall’art. 35-quater del D.L. 113/2018. La quota del 6% del Fondo – circa 1,5 milioni di euro – è destinata ai Comuni costieri a forte vocazione turistica, selezionati in base ai dati ISTAT sulle presenze ricettive.
L’obiettivo è rafforzare le misure di contrasto all’abusivismo commerciale e alla vendita di merci contraffatte nelle aree balneari.
Il contributo, pari a 30.000 euro per ciascun Comune, potrà essere richiesto dalle amministrazioni individuate in un apposito elenco allegato alla circolare, a condizione che non siano capoluogo di provincia, abbiano meno di 50.000 abitanti e non abbiano già beneficiato di fondi analoghi nel 2022 o 2023.
Le spese ammesse: personale, mezzi e campagne informative
I Comuni selezionati potranno impiegare i fondi per finanziare assunzioni a tempo determinato di agenti di Polizia locale (in deroga all’art. 9, co. 28, del D.L. 78/2010), per coprire ore di lavoro straordinario, per acquistare mezzi e attrezzature oppure per avviare campagne informative rivolte ai consumatori contro l’acquisto di prodotti contraffatti.
Le domande dovranno essere presentate alle Prefetture territorialmente competenti, utilizzando il modulo allegato alla circolare e corredate da una scheda progettuale dettagliata. La Prefettura, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, potrà approvare o respingere il progetto, oppure chiedere chiarimenti.
L’erogazione del contributo è subordinata all’approvazione del progetto da parte della Prefettura e alla stipula di un protocollo d’intesa che impegni il Comune a rendicontare le spese e a redigere una relazione finale sull’attività svolta, da trasmettere entro il 31 ottobre 2025.
Coordinamento tra enti e possibilità di compartecipazione
La circolare prevede anche la possibilità per i Comuni beneficiari di condividere il progetto con altri enti non destinatari del contributo, tramite la stipula di accordi specifici. Tuttavia, il finanziamento continuerà a essere gestito interamente dal Comune selezionato.
Nel caso in cui un Comune non presenti domanda o la stessa venga respinta, le somme residue potranno essere redistribuite ad altri enti in graduatoria. In tal caso, il Ministero procederà allo scorrimento, assegnando nuovi termini per la presentazione delle domande.
Infine, il Dipartimento della pubblica sicurezza potrà attivare controlli a campione presso i Comuni beneficiari, per verificare la legittimità delle spese sostenute con i fondi ricevuti.
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