Interventi Appennini 2023: proroga dei lavori fino al 2026

Decreto del Direttore Generale n. 263046 del 17 novembre 2025

19 Novembre 2025
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Il Ministero del Turismo , con il Decreto del Direttore Generale n. 263046 del 17 novembre 2025, proroga i termini previsti dall’Avviso del 2 agosto 2023 relativo agli interventi finanziati per impianti a fune, innevamento artificiale, strutture termali, ricettive, ristorative e scuole di sci situati nei comprensori sciistici appenninici. I lavori potranno ora concludersi entro il 30 settembre 2026 (anziché 31 dicembre 2025) e la richiesta dell’erogazione residua del 30% potrà essere presentata entro il 31 ottobre 2026 (anziché 30 giugno 2026). La proroga recepisce le esigenze dei beneficiari, penalizzati dalle scarse precipitazioni e dalla limitata operatività stagionale degli impianti.

Indice

Le ragioni della proroga: condizioni climatiche e richieste degli operatori


Il Decreto direttoriale Appennini 2023 interviene su un aspetto centrale: le scadenze per la realizzazione degli interventi finanziati ai sensi dell’art. 3-quinquies del d.l. 198/2022.
Dalla lettura del provvedimento emerge chiaramente come la proroga sia il risultato di un confronto strutturato tra amministrazione, beneficiari e associazioni di categoria. Il Ministero, nelle premesse del decreto, dà infatti conto delle numerose istanze giunte dagli operatori e dai loro rappresentanti, che hanno segnalato criticità climatiche rilevanti, soprattutto nei comuni montani appenninici.
Secondo quanto riportato dal decreto, Federfuni – associazione di riferimento per gli impianti a fune – ha evidenziato come la stagione 2024/2025 sia stata caratterizzata da scarse precipitazioni nevose, incidendo negativamente sui tempi di realizzazione degli interventi e rendendo difficile rispettare il termine originario del 31 dicembre 2025. L’attività su impianti a fune e infrastrutture correlate, ricorda l’associazione, può essere svolta in un arco annuale limitato, condizionato da fattori meteorologici non programmabili.
Le osservazioni dei beneficiari sono state recepite anche dal Responsabile Unico del Procedimento, che ha verificato l’assenza di ostacoli tecnico-contabili all’estensione delle tempistiche

Le nuove scadenze: più tempo per completare i lavori e richiedere il saldo


L’intervento del Ministero del Turismo è mirato e circoscritto: la proroga riguarda due scadenze specifiche dell’Avviso del 2 agosto 2023.

1. Termine di conclusione dei lavori
Il termine previsto dall’art. 7, comma 1, dell’Avviso viene esteso:
da 31 dicembre 2025 a 30 settembre 2026.
Si tratta di un ampliamento di esatto nove mesi, ritenuto necessario per consentire ai soggetti finanziati di realizzare gli interventi su impianti a fune, infrastrutture di innevamento artificiale e altre strutture turistiche in territori dove la stagionalità condiziona in modo sostanziale la progettazione e l’esecuzione dei lavori.

2. Termine per la richiesta dell’erogazione residua del 30%
In parallelo, il Ministero proroga anche il termine di cui all’art. 10, comma 1, spostandolo:
da 30 giugno 2026 a 31 ottobre 2026.
Questa finestra aggiuntiva permette ai beneficiari di completare rendicontazioni, verifiche e certificazioni indispensabili per accedere alla tranche finale del contributo pubblico.
Il decreto esplicita che le premesse costituiscono parte integrante della decisione, rafforzando la trasparenza del procedimento amministrativo.

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