Balneari: riunione del tavolo tecnico

Riunione del tavolo consultivo sulle concessioni demaniali marittime presieduto dal ministro Salvini

21 Marzo 2025
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Si è tenuto ieri 20 marzo 2025 al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il tavolo consultivo sulle concessioni demaniali marittime, presieduto dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini. Durante l’incontro sono state discusse le proposte per il decreto sugli indennizzi ai concessionari uscenti, in linea con le osservazioni della Commissione UE e le scadenze normative. Tra i punti centrali, il valore degli investimenti non ammortizzati, l’equa remunerazione per gli ultimi cinque anni e l’aggiornamento dei canoni. Il MIT ha ribadito la coerenza del decreto con la normativa salva-infrazioni e l’avvio di un confronto con gli enti locali.

Gli elementi chiave della discussione


Tre sono stati i temi centrali affrontati nel corso della consultazione. In primo luogo, il valore degli investimenti realizzati e non ancora ammortizzati alla scadenza delle concessioni. Questo punto si lega alla necessità di garantire ai concessionari un adeguato riconoscimento economico per le opere e gli interventi effettuati nel corso degli anni. In secondo luogo, è stata discussa l’equa remunerazione per gli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni, un aspetto ritenuto cruciale per evitare penalizzazioni agli operatori più recenti. Infine, è stato trattato l’aggiornamento degli importi unitari dei canoni, una misura ritenuta necessaria per mantenere un equilibrio tra l’interesse pubblico e la sostenibilità economica del settore.

Il ruolo del MIT e le prossime mosse


Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ribadito che il decreto sugli indennizzi dovrà essere pienamente coerente con il decreto legge salva-infrazioni, assicurando al contempo la certezza del diritto per gli operatori coinvolti. Per facilitare la transizione, il MIT ha annunciato che avvierà un confronto con Comuni e Regioni per supportare gli enti concedenti nella predisposizione dei bandi di gara. Questo percorso si inserisce in un contesto di forte pressione normativa, con l’Unione Europea che monitora da vicino l’evolversi della situazione per garantire il rispetto dei principi di concorrenza e trasparenza.

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