di A.D’A. (da Il Sole 24 Ore)
Dopo che la task force della Polizia locale capitolina, in due mesi, ha rimosso oltre 600 keybox illegali posizionate su spazi e proprietà pubbliche, è iniziata da metà marzo la fase due per l’amministrazione comunale: la rimozione anche sui condomìni privati che affacciano su spazi pubblici. La strada scelta è quella della collaborazione con gli amministratori di condominio, all’indomani del dibattito suscitato dall’ipotesi di multe a carico di tutti i residenti in caso non venisse individuato il titolare trasgressore (si veda «Il Sole 24 Ore»del 19 febbraio scorso). Dopo l’invio di una lettera agli amministratori dai toni molto concilianti, il 12 marzo scorso si è tenuta, presso gli uffici dell’assessorato al Turismo della Capitale, una riunione di coordinamento con le associazioni di categoria degli amministratori di condominio. «Abbiamo incontrato le associazioni – dice l’assessore Alessandro Onorato – perché crediamo che la collaborazione sia fondamentale quando ci sono obiettivi comuni, come il ripristino di decoro, legalità e sicurezza in città. Sono felice che il dialogo sia stato positivo e che Roma possa diventare un modello. Con l’operazione anti keybox stiamo solo facendo rispettare le leggi per tutelare i residenti, gli imprenditori onesti e per valorizzare l’esperienza dei turisti nella nostra città. Gli amministratori di condominio lo hanno capito e, grazie anche alla presenza della Polizia locale, abbiamo chiarito loro le modalità di intervento e altri dubbi». Plaudono Rossana De Angelis , presidente Anaci Roma, e Federico Mazzetti, direttore del Centro studi nazionale Anaip presente all’incontro.
* Articolo integrale pubblicato su Il Sole 24 Ore del 9 aprile 2025 (In collaborazione con Mimesi s.r.l)
Capitale con 500 keybox ancora da rimuovere
di A.D’A. (da Il Sole 24 Ore)
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