Controlli nelle attività commerciali: una proposta di programmazione

26 Luglio 2011
Modifica zoom
100%
Il D.L. 13 maggio 2011 n. 70 recante “Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia”, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della L. 12 luglio 2011, n. 106, all’art. 7 ha stabilito alcune misure per ridurre il peso della burocrazia che grava sulle imprese stabilendo che, esclusi i casi straordinari di controlli per salute, giustizia ed emergenza, il controllo amministrativo in forma d’accesso da parte di qualsiasi autorità competente deve essere unificato, può essere operato al massimo con cadenza semestrale e non può durare più di quindici giorni”.

A livello sub statale il coordinamento degli accessi era stato affidato dal D.L. 70/2011, prima della conversione in legge, allo Sportello unico per le attività produttive (SUAP); con la legge di conversione n.106/2011 la competenza ad effettuare la programmazione viene assegnata al Comune.

Il Comune, nell’ambito della propria autonomia gestionale, deve quindi individuare il dirigente che deve effettuare la programmazione. A parere di chi scrive, la programmazione deve essere assegnata al dirigente/comandante della Polizia Municipale; anzi si può sostenere che tale competenza non può essere individuata in capo ad altro dirigente amministrativo del comune, poiché in tale ipotesi si creerebbe una sorta di dipendenza gerarchico-funzionale del dirigente Comandante della Polizia Municipale da altro dirigente amministrativo contraria alla legge quadro della P.M. – legge 7 marzo 1986, n. 65.

Si tratta comunque di una novità di grande portata, che richiede tempo per essere metabolizzata e gestita, ma non vi è tempo per i controlli che premono e per gli operatori della Polizia Municipale che, qualora compiano atti e adottino provvedimenti, anche sanzionatori, in violazione delle disposizioni di cui al citato art. 7 del D.L. n. 707201, commettono illecito disciplinare.

Per questi motivi, nell’urgenza di individuare soluzioni, ho predisposto una bozza di determina, che si allega; sicuramente non perfetta, sicuramente migliorabile, ma che può essere un punto di partenza per ricominciare a lavorare per la tutela del consumatore.

Elena Fiore

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento