Fondo risorse decentrate: dall’ARAN nuovi chiarimenti

Importanti precisazioni dedicate alla costituzione del Fondo risorse decentrate

10 Giugno 2025
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Indice

L’ARAN interviene con due nuovi orientamenti applicativi (n. 34441 e n. 34443) per chiarire i meccanismi di costituzione del Fondo risorse decentrate previsto dal CCNL 16 novembre 2022. Vengono definiti i criteri per il conteggio del personale al 31 dicembre 2018, escludendo correttivi per il part-time, e illustrata la metodologia di calcolo degli incrementi per le nuove categorie D3 e B3, tenendo conto della neutralità finanziaria e dell’effettivo impatto economico sostenuto dagli enti.

Le nuove indicazioni dell’ARAN sull’articolo 79 del CCNL 2022


Con due distinti pareri resi pubblici il 4 giugno 2025, l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) interviene con precisione sul controverso articolo 79 del CCNL 16 novembre 2022, relativo alla costituzione del Fondo risorse decentrate.

L’intervento chiarisce due aspetti centrali per le amministrazioni locali: da un lato, il criterio di conteggio del personale in servizio al 31 dicembre 2018, e dall’altro, le modalità di calcolo degli incrementi legati alla nuova classificazione giuridica del personale nelle categorie D3 e B3.

L’obiettivo degli orientamenti è duplice: garantire uniformità interpretativa tra gli enti e sostenere l’effettiva applicazione operativa del contratto, in un momento in cui le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad allinearsi a nuove logiche organizzative e vincoli di spesa stringenti.

Primo orientamento: il conteggio del personale al 2018 senza correttivi part-time


Nel primo orientamento applicativo (n. 34441), l’ARAN si sofferma sulla modalità di calcolo prevista dall’art. 79, comma 1, lett. b), per la determinazione degli incrementi annuali del fondo. La disposizione contrattuale fa riferimento ai dipendenti in servizio al 31 dicembre 2018, ma fino ad ora restava incerta la questione del trattamento da riservare ai contratti part-time.

L’agenzia chiarisce che il conteggio deve avvenire sulla base del numero effettivo di dipendenti, a prescindere dalla tipologia del rapporto di lavoro, senza alcuna proporzionalità legata al part-time. Questo significa che ogni dipendente, indipendentemente dal monte ore, vale una unità ai fini del calcolo. Un’interpretazione semplificata e operativamente efficace, che evita complicazioni aritmetiche, e che trova la sua ratio nella volontà contrattuale di garantire aumenti standardizzati e predeterminati a partire dal 1° gennaio 2021, come previsto dal comma 5 del medesimo articolo.

Secondo orientamento: la questione delle nuove categorie D3 e B3


Il secondo orientamento applicativo (n. 34443) affronta le implicazioni della nuova classificazione del personale entrata in vigore dal 1° aprile 2023. In particolare, il focus riguarda l’imputazione alla parte stabile del fondo delle somme derivanti dagli inquadramenti nelle categorie D3 e B3 giuridico.

L’ARAN fornisce un modello di calcolo specifico: occorre moltiplicare la differenza economica tra le posizioni D3 e D1 (per l’area dei funzionari), e tra B3 e B1 (per l’area degli operatori), per il numero di unità effettivamente inquadrate nelle categorie superiori. A differenza del principio applicato per il 2018, in questo caso deve essere applicata una proporzione in base all’orario lavorato, includendo nel calcolo i contratti part-time. La giustificazione di questa distinzione risiede nel principio di neutralità finanziaria: l’incremento del fondo deve corrispondere all’onere reale sostenuto dall’amministrazione, evitando sovrastime che altererebbero l’equilibrio di bilancio.

FORMATO CARTACEO

Pacchetto per la costituzione del fondo delle risorse decentrate per l’anno 2025

Il Pacchetto sul fondo dell’anno 2025 si compone di:- un e-Book che guida il Responsabile dell’Ufficio del personale alla costituzione del Fondo 2025 e affronta in modo completo anche la parte relativa delle risorse che possono essere poste al di fuori dei limiti della crescita del salario accessorio (art.23, comma 2, D.Lgs. 75/2017) sia per le componenti di natura fissa sia per quelle variabili;- un file excel che permette di simulare, in modo agevole e semplice, l’importo da inserire nell’anno 2025, avendo a disposizione i risultati per la verifica del non superamento degli importi relativi al salario medio pro capite definito dal rapporto tra fondo e personale presente al 31 dicembre 2018, includendo anche le Elevate qualificazioni;- un file excel per la verifica dei calcoli sui differenziali delle posizioni di sviluppo definiti dal contratto 2016-2018, per gli enti che volessero verificare gli importi inseriti nei fondi degli anni precedenti. Infatti, una volta inserita la consistenza del personale nelle diverse date, è possibile ottenere un valore in automatico da inserire nella costituzione del fondo a partire dall’anno 2019 e successivi;- un file excel per la verifica dei calcoli sui differenziali delle posizioni di sviluppo definiti dal contratto 2019-2021 dove è possibile ottenere, una volta verificati gli importi, un valore automatico che potrà essere confermato anche per l’anno 2025;- un file excel per il calcolo delle categorie D3 e B3 che dovranno essere inserite nel fondo solo per la parte relativa al periodo 01/04/2023 -31/12/2023 a seguito del nuovo ordinamento professionale, nell’anno 2025 avranno un valore pieno replicabile anche per gli anni successivi;- la modulistica scaricabile e compilabile dei seguenti fac-simili:a) relazione tecnico finanziaria della parte di costituzione del fondo 2025;b) bozza del parere dei revisori dei conti per il fondo 2025;c) bozza di determina di costituzione del fondo 2025;d) bozza di deliberazione di Giunta Comunale per l’avvio delle trattative al Presidente della delegazione di parte pubblica per l’utilizzazione delle risorse 2025.

 

Vincenzo Giannotti | Maggioli Editore

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