Un immobile di proprietà privata e sito in zona vincolata è stato individuato da parte del Comune, e d’accordo ovviamente con la proprietà, per effettuare cerimonie (matrimoni soprattutto). Il privato ha concordato con una ditta esterna specializzata di fornirgli gazebi + tensostruttura con pavimentazione in legno + tavoli + panche/sedie per i partecipanti e posizionandoli in un’area esterna adiacente all”immobile e collegata con un ponticello in legno sopra una derivazione del fiume, che conduce ad una penisola priva di barriere a protezione del corso del fiume. Avviene che le strutture sopra descritte sono ad uso punti di ristoro/rinfreschi, quindi con somministrazione di alimenti e bevande (catering), tramite altra ditta esterna d’accordo con il privato. La conduzione di tutto ciò a ns. parere si configura come attività imprenditoriale/agenzia d’affari. Si chiede come comportarsi con il privato convocandolo presso quest’Ufficio S.U.A.P..
Risposta:
In primo luogo se l’amministrazione ha individuato l’immobile come area e struttura da adibire a cerimonie e rinfreschi la destinazione d’uso non potrà più essere quella di civile abitazione, essendo questa stata specializzata per altra attività. In secondo luogo se le tensostrutture e i gazebi sono collocati permanentemente sull’area dovranno essere autorizzati dal competente ufficio urbanistica/edilizia. Inoltre l’individuazione del catering dovrebbe avvenire a cura e spese del soggetto che prenderà in uso l’area per svolgervi il matrimonio, dato che tutti i partecipanti non potranno essere paganti ma ospiti del soggetto che ha convocato il catering. Se invece è il privato proprietario dell’immobile che attiva il catering e la ditta che allestisce le strutture o altre attività ( fioristi, fotografi ecc..) effettua attività di agenzia d’azzari di cui all’art.115 del tulps.
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