IL CASO – trattenimento – area privata – pagamento

27 Agosto 2019
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Un soggetto proprietario di una villa in campagna ad uso abitativo, fitta detta villa, provvista di piscina, a soggetti privati per feste private con musica e somministrazione tramite catering a volte anche con pernottamento. Detto soggetto è tenuto a munirsi di specifiche autorizzazioni, o, trattandosi di feste private, anche se con pagamento di quota per ogni persona che partecipa, non è dovuto a munirsi di qualsivoglia autorizzazione. Se si verificasse la prima ipotesi a quali sanzioni incorrerebbe.

Risposta:

Se la cessione dell’immobile ha caratteristica di sporadicità non si potrà trattare di distrazione della destinazione d’uso dell’immobile, diversamente occorre verificare con l’ufficio urbanistica quale destinazione d’uso deve avere detto immobile. Premesso questo se il proprietario si limita sono a cedere in affitto i locali ad un privato che organizza una festa privata, senza avere nessun ruolo nell’organizzazione e quindi senza procurare la ditta di catering, i musicisti, i fioristi ecc..si tratta di mera locazione. Il fatto però che chieda un pagamento ad ogni partecipante sembrerebbe trattarsi di spettacolo e quindi, a ns parere, dovrebbe richiedersi licenza di cui artt.68 e 80 TULPS. Inoltre occorre anche verificare se i soggetti che intervengono (catering ecc. ) sono attivati da chi organizza o dal proprietario della villa perchè in tal caso potrebbe essere necessario la comunicazione di cui art.115 tulps. Anche per il pernottamento degli ospiti occorre approfondire se chi si ferma per la notte paga una quota al proprietario del locale, in tal caso potrebbe trattarsi di affittacamere ecc.. E’ necessario che la Polizia Locale accerti come si svolgono le diverse attività, chi le gestisce, quali sono gli accordi, chi fattura ecc.. al fine di valutare come inquadrare correttamente questa attività

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