IL QUESITO DEL GIORNO – Somministrazione – Laboratorio artigianale – Sorvegliabilità

14 Aprile 2016
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» Quesito

All’interno di un unico locale sono state aperte due attività che esercitano al pubblico.Una è un’attività di somministrazione munita di apposita SCIA a nome di una ditta. L’altra è un’attività artigianale tipo Forno con vendita al pubblico dei prodotti del laboratorio ed è svolta da regolare ditta artigiana. Come indicato le due attività sono promiscue e avvengono in forma promiscua senza alcuna separazione all’interno del medesimo locale, utilizzando l’unica porta di accesso dall’esterno, e a nome di due ditte diverse aventi distinta denominazione e partita iva. Si chiede di sapere se la coesistenza in forma promiscua di due distinte attività(una di somministrazione e una artigianale) con un unico accesso e due gestori diversi sia regolare dal punto di vista normativo e, inoltre, se in particolare l’attività di somministrazione sia sorvegliabile dal punto di vista del D.M. 592/1994.

» Risposta

In linea puramente di principio due attività possono coesistere all’interno dei medesimi locali dato che non ci risulta mai emanata una disposizione che vieti tale forma promiscua e quindi sarà pienamente applicabile il principio enunciato dall’articolo 3 del DL 138/2011 secondo il quale è consentito tutto ciò che non è espressamente vietato. Nel caso specifico però si deve verificare se la coesistenza delle due attività garantisca egualmente il mantenimento del requisito di sorvegliabilità previsto dal DM 564/92 che nell’ipotesi di accesso degli addetti al controllo in orario di chiusura dell’attività artigianale non consentirebbe di poter accedere a tali locali, impedendone la verifica. Tale requisito permane se non vi è alcuna divisione fisica fra i due locali che quindi operano sulla medesima superficie. Gli agenti infatti possono accedere in qualsiasi ora del giorno, come previsto dall’articolo 16 del TULPS, a tutti i locali dove sia stata rilasciata una licenza di polizia e quindi, nel caso di specie, ai locali di somministrazione ma non a quelli del laboratorio, che se divisi da quelli di somministrazione non sarebbero sorvegliabili. Inoltre occorre verificare la destinazione d’uso del locale che non potrebbe essere compatibile per entrambe le attività

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