L’elevazione della competitività nella mission del SUAP sin dalla sua origine

Chi, a vario titolo, frequenta lo sportello unico attività produttive (SUAP) o, più significativamente, lo frequentava nel periodo anteriore al suo più avanzato sviluppo informatico, telematico, digitale… comprende che non si spiega tutto con l’unicità dello sportello, luogo (più virtuale che fisico, ormai) d’incontro fra cittadini ed istituzioni pubbliche, ma anche con l’unicità del procedimento, insieme d’atti susseguenti che, pur provenienti da soggetti diversi, sono destinati alla produzione di un medesimo effetto giuridico.
Ad ogni modo, nella percezione diffusa, punto di riferimento prima che funzione e dinamica procedimentale.
Innegabilmente, con esso si è sin dall’origine scommesso sull’elevazione della competitività, in senso ampio intesa.
All’uopo è parso subito indispensabile dover elevare la qualità dell’interlocuzione fra impresa e pubblica amministrazione, molto condizionata dalla diffidenza reciproca, allora come ora.
Non è stato possibile realizzarlo, principalmente perché le imprese, per mancanza di volontà e iniziativa, ma anche per la carenza di condizioni favorevoli, non hanno assunto la opportuna, se non necessaria, co-responsabilità sostanziale dello sviluppo locale e, per altro verso, la P.A. non si è posta effettivamente al loro servizio, in un processo di sostentamento reciproco e continuo nonché in un’interazione che fluisca attraverso le maglie di una rete comune, quelle disegnate dalle nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione.

 

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