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L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con circolare n. 11/2025 datata 26 maggio 2025, compie un passo significativo nel processo di digitalizzazione delle procedure amministrative in materia di accise. Il documento stabilisce l’utilizzo prioritario della posta elettronica certificata (PEC) per le comunicazioni tra operatori economici e Amministrazione, disciplina le modalità di assolvimento dell’imposta di bollo tramite contrassegno telematico e ribadisce l’obbligatorietà delle trasmissioni digitali per licenze, istanze e dichiarazioni relative ai prodotti soggetti ad accisa.
Digitalizzazione e PEC: un obbligo che diventa regola
Il fulcro della circolare ADM n. 11/2025 è l’utilizzo sistematico della Posta Elettronica Certificata (PEC) – oggi equiparabile al domicilio digitale – per tutti i rapporti tra operatori del settore accise e l’Amministrazione. A tale proposito, l’Agenzia richiama espressamente il combinato disposto dell’art. 38 del DPR 445/2000 e dell’art. 65 del CAD (D.Lgs. 82/2005), che legittima la validità delle istanze per via telematica, qualora provengano da indirizzi certificati e firmate digitalmente. In quest’ottica, le associazioni di categoria sono invitate a sensibilizzare gli operatori verso un uso sistematico della PEC, anche in assenza di procedure informatiche ad hoc.
Il legislatore, d’altra parte, ha da tempo incentivato il canale telematico nei rapporti con la PA. Basti citare l’art. 19-bis del D.Lgs. 504/1995 (TUA), che riconosce valore notificatorio alle comunicazioni inviate via PEC dall’Agenzia, nonché il più recente art. 5-bis del CAD che prescrive la comunicazione esclusiva mediante tecnologie digitali.
Imposta di bollo sugli atti trasmessi in via telematica
Un secondo elemento centrale del documento è la disciplina dell’imposta di bollo sugli atti trasmessi in via telematica. L’Agenzia chiarisce che il tributo può essere assolto mediante contrassegno telematico rilasciato da intermediari convenzionati con l’Agenzia delle Entrate. Il pagamento deve essere dimostrato o tramite applicazione del contrassegno (in caso di scansione di documenti cartacei) oppure riportando, in un’apposita dichiarazione sostitutiva, il codice identificativo del contrassegno, data e ora di emissione.
L’operatore è inoltre tenuto ad annullare il contrassegno in modo leggibile e conforme, pena l’inefficacia dell’adempimento. L’Ufficio, a sua volta, riporta nel provvedimento finale gli estremi dell’assolvimento. La circolare allega anche un modello standard di dichiarazione sostitutiva da utilizzare per istanze e provvedimenti.
Istanze, accise, tabacchi e carburanti: tutte le novità procedurali
Il documento regolamenta inoltre la presentazione di istanze e comunicazioni in numerosi settori sensibili, come quello dei prodotti sottoposti ad accisa (artt. 23, 24-ter e 25 TUA), dei tabacchi lavorati, dei prodotti da inalazione senza combustione e delle licenze di esercizio. Per tutti questi ambiti si conferma la priorità del canale telematico, in alcuni casi con l’obbligo di trasmissione esclusiva via PEC, in altri tramite portali dedicati come “PLI-PAT”.
Particolare attenzione è dedicata anche al comparto trasporti, dove si richiede l’utilizzo del software e del Servizio Telematico Doganale – E.D.I. per le istanze di rimborso sul gasolio commerciale, con facoltà residuale per l’invio via PEC solo in caso di impossibilità tecnica.
Efficienza, trasparenza e anticorruzione: gli obiettivi della circolare
In chiusura, la circolare n. 11/2025 esplicita le finalità generali del provvedimento: rafforzare l’efficienza amministrativa, semplificare le procedure, ridurre i costi a carico degli operatori, e – non da ultimo – potenziare le misure di contrasto alla corruzione. La digitalizzazione è vista non solo come uno strumento di semplificazione ma come garanzia di legalità e tracciabilità.
Il manuale del responsabile dello sportello unico per le attività produttive
Fin dalla sua nascita normativa lo Sportello Unico per le Attività Produttive è stato oggetto di discussioni ed inter- pretazioni più o meno corrette, inizialmente ignorato se non addirittura osteggiato salvo poi trasformarsi in senso “telematico-informatico” per diventare, infine, struttura rilevante.Tuttavia è altrettanto importante sottolineare come il SUAP non assorbe le competenze specifiche per materia di altri uffici ed enti esterni cosi come non è competente in materia sanzionatoria ma svolge attività di coordinamento e rapporto con le imprese e gli enti terzi.Per gli addetti ai lavori è quindi indispensabile avere sia un quadro normativo preciso e corretto dell’ambito operativo, sia istruzioni sintetiche utili per la gestione dei singoli procedimenti di competenza del SUAP, per la risoluzione dei casi concreti di competenza dell’ufficio.Questo è l’obiettivo che si prefigge il presente manuale, composto da schede sintetiche ma esaustive, riferite ai principali procedimenti o attività di competenza del SUAP, basate sulle norme nazionali ma con riferimenti anche a quelle regionali (dove necessario).Sezioni dell’opera:Il volume apre la trattazione con un puntuale esame della normativa sullo Sportello Unico per le Attività Produttive e del suo ruolo all’interno del Comune e nei confronti degli altri enti terzi, con illustrazione e commento delle disposizioni specifiche del DPR n. 160/2010 ed atti collegati.Nella parte introduttiva sono poi illustrati i procedimenti amministrativi di competenza del SUAP, distinguendo fra quelli soggetti a SCIA e quelli soggetti ad autorizzazioni, licenze, ecc.Nella seconda parte si riportano ben 68 schede esplicative descrittive del procedimento amministrativo delle principali attività economiche (una scheda per ogni specifica attività) dove viene indicato: tipologia, normativa di riferimento, ambito di applicazione del procedimento, enti competenti ed iter procedurale. Si tratta di un supporto di consultazione schematico e di semplice utilizzo nato con il preciso intento di guidare gli operatori del SUAP nello svolgimento del loro lavoro quotidiano. Saverio LinguantiLibero professionista consulente giuridico-legale, specialista di diritto amministrativo, è docente di legislazione e tecniche operative a tutela dell’economia della Sicurezza presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza. Docente a c. di legislazione professionale presso l’Università degli Studi di Pisa, Dipartimento di Farmacia e Dipartimento di Medicina e Ricerca Traslazionale, svolge attività di consulenza stragiudiziale e formazione per imprese private ed aziende sanitarie. Già consulente giuridico dell’Ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico per le materie della Semplificazione amministrativa, Commercio e SUAP, è autore di numerosi volumi e saggi specialistici in materia.
Saverio Linguanti | Maggioli Editore 2024
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