Nella specie al vaglio del giudice felsineo, era stata sanzionata come esercizio dell’attività di estetista in carenza di SCIA per la presenza, all’interno di un esercizio di vicinato, di un lettino e di cartelli che pubblicizzavano riflessologia plantare, massaggi orientali, linfodrenaggio e trattamenti cinesi e per il collo, quindi trattamenti olistici o bio naturali, attività che il ricorrente riteneva non essere soggette ad alcun titolo abilitativo.
SCIA o comunicazione? Brevi spunti di riflessione
Il Tar Bologna, sez. II, con la sentenza 4 marzo 2021, n. 207, pronunciata in relazione ad un’attività economica ritenuta completamente liberalizzata, ci offre l’occasione di riflettere sui regimi “abilitativi”, quali la segnalazione certificata d’inizio attività (SCIA) e la mera comunicazione, anche in considerazione della volontà del legislatore di metter mano a quest’ultima, figura tanto diffusa nelle previsioni normative, quanto non disciplinata.
Leggi anche
Segreto istruttorio vs accesso difensivo: quando la trasparenza amministrativa incontra il muro dell’interesse pubblico
Approfondimento di Domenico Trombino
Domenico Trombino
22/04/25
Accesso agli atti: richiesta di un consigliere su fatture e lettere del comune
Parere Ministero dell’interno – Dip. affari interni e territoriali 24 dicembre 2024, n. 41245
10/04/25
Il diritto di accesso del consigliere comunale agli atti giudiziari: riflessioni a margine del parere del Ministero dell’Interno del 27 marzo 2025
Approfondimento di Domenico Trombino
Domenico Trombino
08/04/25
Riecco la conferenza di servizi decisoria accelerata
Approfondimento di Pippo Sciscioli
Pippo Sciscioli
07/04/25
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento