B. SERVIZI NEL MERCATO INTERNO
Il provvedimento apporta alcuni necessari correttivi all’originario decreto legislativo che, nel 2010, ha recepito la “Direttiva servizi”, con cui è stato armonizzato a livello comunitario l’accesso e l’esercizio delle attività economiche nel settore terziario. A distanza di quasi due anni dall’attuazione della citata direttiva, si è resa, infatti, necessaria un’opera di aggiornamento della normativa per potenziare lo sviluppo e la competitività, in particolare, delle piccole e medie imprese. Sono importanti, in primo luogo, gli interventi riguardanti l’accesso alle attività economiche attraverso l’introduzione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), come da ultimo modificata dal decreto legge n. 5/2012 sulle semplificazioni, che sostituisce la precedente Dichiarazione di Inizio Attività (DIA). Inoltre, nei casi in cui resta la necessità di autorizzazioni, si prevede che si applichi, salvo le eccezioni di legge, l’istituto del silenzio assenso. Queste due misure consentiranno di rendere molto più rapido e semplice l’avvio delle nuove attività nel settore dei servizi. Inoltre, il provvedimento contiene numerosi interventi puntuali di immediata semplificazione, riguardanti le attività di commercio all’ingrosso nel settore alimentare, di facchinaggio, di intermediazione commerciale e di affari, di spedizioniere, di acconciatore, di estetista, di lavanderia e di disciplina dei magazzini generali e dei mulini, Infine, vengono abrogati alcuni Albi e Ruoli, fra i quali i commissionari, i mandatari, gli stimatori e pesatori pubblici, ed i mediatori per le unità da diporto. Ulteriori e più incisive misure di semplificazione, anche estranee alla materia della direttiva servizi, saranno possibili mediante l’attuazione del nuovo decreto legge n. 5 del 2012 sulle semplificazioni.
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