Con un comunicato stampa del 4 novembre 2025, il Ministero della Cultura ha annunciato la firma del decreto che stanzia oltre 10,5 milioni di euro per sostenere le attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche delle 14 città metropolitane italiane.
L’iniziativa mira a promuovere l’inclusione sociale, favorire il riequilibrio territoriale e valorizzare il patrimonio culturale attraverso le arti performative.
Le risorse, provenienti in gran parte dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo, saranno gestite dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale insieme alla Direzione generale Spettacolo, e destinate ai Comuni capoluogo, che potranno emanare bandi pubblici per finanziare progetti culturali di prossimità.
Indice
Il decreto: 10,5 milioni per lo spettacolo nelle aree marginali
Il Ministero della Cultura ha destinato oltre 10,5 milioni di euro a sostegno delle attività di spettacolo dal vivo nelle periferie delle 14 città metropolitane italiane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.
L’iniziativa intende rafforzare la coesione territoriale e promuovere la partecipazione culturale nei quartieri decentrati, con un approccio orientato alla valorizzazione del patrimonio immateriale e alla promozione delle arti performative come strumenti di inclusione sociale.
La gestione delle risorse e i criteri di riparto
La gestione dei fondi è affidata all’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, in collaborazione con la Direzione generale Spettacolo, che ne cureranno l’attuazione operativa.
Le risorse — 9,5 milioni dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo e 1 milione da fondi residui — saranno distribuite tra i Comuni capoluogo secondo criteri misti: una quota fissa uguale per ciascuna amministrazione e una quota proporzionale alla popolazione residente.
I Comuni potranno inoltre sottoscrivere accordi con le rispettive città metropolitane per ampliare la portata degli interventi, sostenendo progetti diffusi sul territorio, in sinergia con enti locali, associazioni culturali, operatori privati e istituzioni educative.
Destinazione dei fondi: valorizzazione culturale e inclusione sociale
Le somme stanziate dovranno essere impiegate per iniziative di spettacolo dal vivo che contribuiscano alla valorizzazione delle aree periferiche e del patrimonio culturale locale.
Sono finanziabili progetti che prevedano teatro, danza, musica e arti performative innovative, nonché laboratori e percorsi formativi rivolti alle comunità.
I beneficiari potranno essere organismi professionali attivi da almeno tre anni o già destinatari di contributi del Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo.
L’intento è trasformare la cultura in un motore di rigenerazione urbana, favorendo nuove forme di partecipazione e rafforzando la funzione sociale dell’arte nei territori più fragili.
I criteri di selezione dei progetti: qualità, impatto e accessibilità
I progetti saranno selezionati dai Comuni tramite bandi pubblici, sulla base di criteri che privilegiano:
• la qualità artistica e la sostenibilità economica dell’iniziativa;
• la capacità di generare coesione sociale e impatto culturale sul territorio;
• l’accessibilità al pubblico e la partecipazione delle comunità locali;
• la collaborazione con soggetti pubblici e privati.
È prevista la possibilità di anticipare fino all’80% del contributo assegnato, per agevolare la fase di avvio delle attività.
In tal modo, il Ministero intende garantire un’immediata operatività e un’effettiva diffusione dello spettacolo dal vivo come strumento di inclusione, dialogo e identità culturale.
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