Strutture ricettive, oltre mezzo milione di CIN assegnati

Il turismo italiano verso una mappatura digitale nazionale

16 Giugno 2025
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Il Ministero del Turismo ha aggiornato al 13 giugno 2025 i dati ufficiali relativi alla Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR): 660.469 strutture registrate, 578.606 codici identificativi nazionali (CIN) rilasciati, con un tasso di copertura dell’87,61%. Il progetto, frutto di un’intesa con Regioni e Province Autonome, promuove l’omogeneità delle informazioni, semplifica gli obblighi per gli operatori e rappresenta una svolta nel controllo del mercato extralberghiero, contrastando irregolarità e tutelando i turisti.

L’identificativo nazionale che digitalizza l’ospitalità


Con l’aggiornamento del 13 giugno 2025, il Ministero del Turismo ha diffuso i dati più recenti relativi alla Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR), il sistema informativo sviluppato per raccogliere, validare e rendere accessibili le informazioni sulle strutture ricettive operanti in Italia. A oggi risultano 660.469 strutture registrate e 578.606 CIN rilasciati, il 87,61% del totale, di cui 10.592 ancora in verifica amministrativa. Un risultato che testimonia l’ampia adesione del comparto e la crescente capillarità del sistema.

Il cuore dell’infrastruttura è il CIN – Codice Identificativo Nazionale, un codice univoco assegnato a ciascuna struttura, visibile negli annunci e nelle comunicazioni commerciali. Il codice serve a identificare con certezza ogni singola unità ricettiva, che si tratti di hotel, B&B, case vacanza o agriturismi. Il sistema è nato da un accordo tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, con l’obiettivo di uniformare i parametri su base nazionale pur nel rispetto delle autonomie normative locali.

Più semplificazione per gli operatori, più tutela per i turisti


La finalità primaria del CIN è duplice: semplificare gli obblighi amministrativi per gli operatori del settore e garantire maggiore trasparenza e sicurezza per i turisti. I gestori delle strutture possono ora fare riferimento a una banca dati centralizzata che assicura interoperabilità tra amministrazioni, facilitando comunicazioni, controlli e adempimenti. L’adozione del CIN consente inoltre una riduzione degli oneri burocratici, in quanto evita duplicazioni di registrazione tra piattaforme locali e nazionali.

I dati regione per regione


Scopri quanti CIN sono stati rilasciati per ogni Regione / P.A.

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Il manuale del responsabile dello sportello unico per le attività produttive

Fin dalla sua nascita normativa lo Sportello Unico per le Attività Produttive è stato oggetto di discussioni ed inter- pretazioni più o meno corrette, inizialmente ignorato se non addirittura osteggiato salvo poi trasformarsi in senso “telematico-informatico” per diventare, infine, struttura rilevante.Tuttavia è altrettanto importante sottolineare come il SUAP non assorbe le competenze specifiche per materia di altri uffici ed enti esterni cosi come non è competente in materia sanzionatoria ma svolge attività di coordinamento e rapporto con le imprese e gli enti terzi.Per gli addetti ai lavori è quindi indispensabile avere sia un quadro normativo preciso e corretto dell’ambito operativo, sia istruzioni sintetiche utili per la gestione dei singoli procedimenti di competenza del SUAP, per la risoluzione dei casi concreti di competenza dell’ufficio.Questo è l’obiettivo che si prefigge il presente manuale, composto da schede sintetiche ma esaustive, riferite ai principali procedimenti o attività di competenza del SUAP, basate sulle norme nazionali ma con riferimenti anche a quelle regionali (dove necessario).Sezioni dell’opera:Il volume apre la trattazione con un puntuale esame della normativa sullo Sportello Unico per le Attività Produttive e del suo ruolo all’interno del Comune e nei confronti degli altri enti terzi, con illustrazione e commento delle disposizioni specifiche del DPR n. 160/2010 ed atti collegati.Nella parte introduttiva sono poi illustrati i procedimenti amministrativi di competenza del SUAP, distinguendo fra quelli soggetti a SCIA e quelli soggetti ad autorizzazioni, licenze, ecc.Nella seconda parte si riportano ben 68 schede esplicative descrittive del procedimento amministrativo delle principali attività economiche (una scheda per ogni specifica attività) dove viene indicato: tipologia, normativa di riferimento, ambito di applicazione del procedimento, enti competenti ed iter procedurale. Si tratta di un supporto di consultazione schematico e di semplice utilizzo nato con il preciso intento di guidare gli operatori del SUAP nello svolgimento del loro lavoro quotidiano. Saverio LinguantiLibero professionista consulente giuridico-legale, specialista di diritto amministrativo, è docente di legislazione e tecniche operative a tutela dell’economia della Sicurezza presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza. Docente a c. di legislazione professionale presso l’Università degli Studi di Pisa, Dipartimento di Farmacia e Dipartimento di Medicina e Ricerca Traslazionale, svolge attività di consulenza stragiudiziale e formazione per imprese private ed aziende sanitarie. Già consulente giuridico dell’Ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico per le materie della Semplificazione amministrativa, Commercio e SUAP, è autore di numerosi volumi e saggi specialistici in materia.

 

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