Autorizzazione per serate di intrattenimento con somministrazione all’aperto in area privata

In caso di istanza di autorizzazione per organizzare serate di intrattenimento con musica e somministrazione di bevande, presso una struttura all’aperto privata, quali requisiti necessitano per il rilascio di una autorizzazione?

23 Giugno 2023
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CASO 1

In caso di istanza di autorizzazione per organizzare serate di intrattenimento con musica e somministrazione di bevande, presso una struttura all’aperto privata, quali requisiti necessitano per il rilascio di una autorizzazione? 

In primo luogo si dovrà verificare se l’area che si intende utilizzare risulta idonea, dal punto di vista edilizio ed urbanistico, per l’attività di somministrazione e diffusione di musica; nel quesito non si indica quale sia l’attività prevalente e pertanto non possiamo indicare quale potrebbe essere la destinazione d’uso più corretta, se commerciale o di intrattenimento. Ciò posto servirà la presentazione della SCIA UNICA per l’attività di somministrazione, che comprende appunto anche la parte sanitaria, relativa ai locali, laboratori e servizi igienici, compreso quelli per disabili.

Quindi dovrà richiedere il rilascio della licenza di trattenimento prevista dall’articolo 68 del TULPS previa verifica di agibilità dell’intera area art.80 TULPS); nell’ipotesi di capienza non superiore alle 200 persone l’agibilità può essere attestata anche da un tecnico abilitato iscritto all’albo.

Servirà anche la richiesta di rilascio della licenza di alcolici all’agenzia delle dogane e la certificazione di previsione di impatto acustico.

CASO 2

Nel comune è presente una villa di pregio che è solita locare il giardino per eventi privati. Fermo restando quanto previsto dal Ministero Sviluppo economico con Risoluzione n. 556099 dell’11 novembre 1998 e dal Ministero dell’Interno con Parere n. 559/C.11604.12000.A.(17) 4 del 6 luglio 2000, che con decisione praticamente univoca hanno concordato nel ritenere che per il proprietario dell’edificio non è richiesta alcuna autorizzazione per l’attività espletata nello stesso, ed acclarato che spetta quindi all’organizzatore dell’evento produrre la documentazione previsionale di impatto acustico (se producono musica), il pagamento della SIAE, la domanda per l’accensione dei fuochi artificiali e la SCIA per l’eventuale somministrazione di alimenti e bevande, si chiede: 

per un evento privato ad invito (ad esempio un matrimonio) svolto in ville di questo genere (PRIVATE e prese in locazione) l’organizzatore deve richiedere autorizzazione ex art. 68 TULPS per fare musica con karaoke o per far esibire un cantante? 

Trattandosi di una festa privata, non dovrebbe avere tale onere perché, se così fosse, anche i proprietari dei ristoranti in cui si festeggiano matrimoni con intrattenimento (cantanti o karaoke), o chi per loro, dovrebbero essere ogni volta autorizzati.

Nel caso proposto dal quesito si concorda in tutto ad esclusione dell’ipotesi di presentare SCIA per somministrazione, dal momento che non si tratta di edificio ad uso commerciale ma di privata abitazione, quindi la somministrazione, in occasione di eventi come quelli indicati nel quesito potrà essere svolta da soggetti abilitati all’attività di catering.

Per quanto attiene al trattenimento, si rammenta che la sentenza della Corte Costituzionale 142/1967 ha chiaramente indicato l’illegittimità costituzionale dell’obbligo di dotarsi della licenza di trattenimento di cui all’articolo 68 del TULPS nell’ipotesi di attività svolta in ambito privato anche se visibile dall’esterno; non si tratterà quindi di attività imprenditoriale, meglio disciplinata dalla sentenza della Corte Costituzionale 56/1970, ma svolta nei confronti di soggetti invitati e non clienti, anche nell’ipotesi che il trattenimento sia visibile dall’esterno.

Comunque dovranno essere verificate e rispettate tutte le norme di sicurezza del caso.

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