Il caso
Un esercente titolare di SCIA per esercizio di vicinato non alimentare (vendita di abbigliamento, anche di propria produzione) intende ampliare l’attività inserendo la vendita di bottiglie di vino, destinando inoltre una parte del locale e un piccolo cortile esterno a spazio per il consumo del prodotto acquistato.
L’operatore domanda:
• se tale integrazione sia compatibile con il regime dell’esercizio di vicinato;
• se il consumo sul posto dei prodotti venduti configuri “consumo immediato non assistito” oppure somministrazione di alimenti e bevande;
• quale titolo abilitativo occorra: variazione della SCIA commerciale per aggiunta del settore alimentare o, invece, SCIA per somministrazione (o autorizzazione in zona tutelata);
• se siano richiesti requisiti professionali aggiuntivi.
La soluzione operativa
L’interessato, già abilitato al commercio di prodotti non alimentari, potrà presentare SCIA UNICA per l’aggiunta del settore merceologico non alimentare, dichiarando la superficie che sarà dedicata a tale nuova attività e il possesso dei requisiti morali e professionali. Così facendo, ovvero avviando un esercizio di vicinato del settore alimentare potrà anche consentire il consumo immediato dei prodotti alimentari senza il servizio assistito di somministrazione, ovvero i clienti potranno acquistare una bottiglia chiusa confezionata all’origine dal produttore, aprirla e versarne il contenuto nei bicchiere, senza che l’esercente possa partecipare in questa operazione; questi infatti dovrà limitarsi a fornire, al banco di vendita, la bottiglia, il cavatappi, il bicchiere, sarà poi compito e cura del cliente portare al tavolo tutto ciò che gli è stato fornito e riportarlo all’esercente al termine del consumo.
In tale senso si è espresso il Consiglio di Stato, nella sentenza che tratta del consumo immediato, numero 2280/2019. Se invece l’interessato intende fare somministrazione dovrà presentare SCIA per somministrazione (o chiedere autorizzazione se zona tutelata), avere locali idonei per destinazione d’uso ed avere locali sorvegliabili secondo il disposto del DM 564/92.
In sintesi
✔ L’esercente può ampliare con SCIA unica il settore alimentare.
✔ È ammesso il consumo immediato non assistito, senza servizio ai tavoli.
✔ Se vi è servizio assistito → serve SCIA per somministrazione o autorizzazione.
✔ Necessaria la sorvegliabilità dei locali (D.M. 564/1992) e destinazione d’uso coerente.
✔ Il Consiglio di Stato (n. 2280/2019) conferma la distinzione tra consumo sul posto non assistito e somministrazione.
Normativa citata
D.lgs. 114/1998 – disciplina del commercio
D.lgs. 59/2010, art. 71 – requisiti professionali settore alimentare
TULPS artt. 11 e 12 – requisiti morali
L. 287/1991, art. 1 – definizione di somministrazione
D.M. 564/1992 – sorvegliabilità dei locali
Consiglio di Stato, sent. n. 2280/2019 – consumo immediato non assistito
Il manuale del responsabile dello sportello unico per le attività produttive
Fin dalla sua nascita normativa lo Sportello Unico per le Attività Produttive è stato oggetto di discussioni ed inter- pretazioni più o meno corrette, inizialmente ignorato se non addirittura osteggiato salvo poi trasformarsi in senso “telematico-informatico” per diventare, infine, struttura rilevante.Tuttavia è altrettanto importante sottolineare come il SUAP non assorbe le competenze specifiche per materia di altri uffici ed enti esterni cosi come non è competente in materia sanzionatoria ma svolge attività di coordinamento e rapporto con le imprese e gli enti terzi.Per gli addetti ai lavori è quindi indispensabile avere sia un quadro normativo preciso e corretto dell’ambito operativo, sia istruzioni sintetiche utili per la gestione dei singoli procedimenti di competenza del SUAP, per la risoluzione dei casi concreti di competenza dell’ufficio.Questo è l’obiettivo che si prefigge il presente manuale, composto da schede sintetiche ma esaustive, riferite ai principali procedimenti o attività di competenza del SUAP, basate sulle norme nazionali ma con riferimenti anche a quelle regionali (dove necessario).Sezioni dell’opera:Il volume apre la trattazione con un puntuale esame della normativa sullo Sportello Unico per le Attività Produttive e del suo ruolo all’interno del Comune e nei confronti degli altri enti terzi, con illustrazione e commento delle disposizioni specifiche del DPR n. 160/2010 ed atti collegati.Nella parte introduttiva sono poi illustrati i procedimenti amministrativi di competenza del SUAP, distinguendo fra quelli soggetti a SCIA e quelli soggetti ad autorizzazioni, licenze, ecc.Nella seconda parte si riportano ben 68 schede esplicative descrittive del procedimento amministrativo delle principali attività economiche (una scheda per ogni specifica attività) dove viene indicato: tipologia, normativa di riferimento, ambito di applicazione del procedimento, enti competenti ed iter procedurale. Si tratta di un supporto di consultazione schematico e di semplice utilizzo nato con il preciso intento di guidare gli operatori del SUAP nello svolgimento del loro lavoro quotidiano. Saverio LinguantiLibero professionista consulente giuridico-legale, specialista di diritto amministrativo, è docente di legislazione e tecniche operative a tutela dell’economia della Sicurezza presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza. Docente a c. di legislazione professionale presso l’Università degli Studi di Pisa, Dipartimento di Farmacia e Dipartimento di Medicina e Ricerca Traslazionale, svolge attività di consulenza stragiudiziale e formazione per imprese private ed aziende sanitarie. Già consulente giuridico dell’Ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico per le materie della Semplificazione amministrativa, Commercio e SUAP, è autore di numerosi volumi e saggi specialistici in materia.
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