Farmaci da banco: accordo sui prezzi "in vetrina"

 

È stato sottoscritto il 24 settembre 2008, presso il ministero dello Sviluppo Economico, dalle istituzioni e categorie interessate (Ministero dello Sviluppo Economico; Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali; Garante per la sorveglianza prezzi; Cncu; Federfarma; Assofarm; Anpi-Parafarmacie; Ancc-Coop; Federchimica-Anifa; Farmindustria), il Protocollo d’intesa sulla trasparenza dei prezzi dei farmaci da banco, per garantire un’informazione chiara e trasparente a tutela della salute del consumatore.
Questi i punti salienti del Protocollo.
I punti di vendita devono rendere noti al pubblico con listini o modalità equivalenti i prezzi da loro fissati per i farmaci da banco o di automedicazione e di quelli non soggetti a prescrizione medica.
Se i farmaci sono esposti al pubblico, i prezzi devono essere noti per mezzo di cartellini posti sugli scaffali in corrispondenza dei farmaci, a meno che non siano già riportati sulla confezione.
Deve essere posto un cartello informativo ben visibile con il prezzo di vendita di 15 confezioni di farmaci selezionate tra le prime cinquanta incluse nell’elenco (fornito dal Ministero della Salute e aggiornato ogni sei mesi) dei prodotti più commercializzati.
È possibile riportare anche l’indicazione di altre 5 confezioni scelte fra quelle che il singolo punto di vendita valuta come quelle più richieste o da lui proposte come maggiormente vantaggiose. (www.governo.it)

 

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