Ma l’AAMS non soddisfatta della risposta ministeriale “rilancia”; con nota n.40296 del 12 novembre 2010 l’AAMS ha chiesto al Ministero dell’Interno di esprimersi anche su rilascio della licenza di cui all’art. 86, comma primo, del TULPS , in quanto la vendita dei Gratta e Vinci è assimilabile ai “giochi leciti” esercitabili nelle sale pubbliche ed “è proprio la terminologia utilizzata dal legislatore in tale primo comma che consente di sussumere, nel concetto di giochi leciti, una tipologia quale quella dei Gratta e Vinci, che al di là delle specifiche caratteristiche di gioco, sono certamente ricompresi nella categoria. E,’ infatti, indubitabile che si tratta di giochi leciti, trattandosi di tipologia di gioco riservata allo Stato e prevista, da ultimo dall’art.21 del D.L. 1 luglio 2009, n. 78 convertito con modificazioni in L. 3 agosto 2009, n. 102, in base al quale è stato affidato il servizio al concessionario risultato aggiudicatario di apposita procedura di selezione”. La mano passa ora al Ministero dell’Interno.
Gratta e vinci: la partita non è ancora chiusa
Ma l’AAMS non soddisfatta della risposta ministeriale “rilancia”; con nota n.40296 del 12 novembre 2010 l’AAMS ha chiesto al Ministero dell’Interno di esprimersi anche su rilascio della licenza di cui all’art. 86, comma primo, del TULPS , in quanto la vendita dei Gratta e Vinci è assimilabile ai “giochi leciti” esercitabili nelle sale pubbliche ed “è proprio la terminologia utilizzata dal legislatore in tale primo comma che consente di sussumere, nel concetto di giochi leciti, una tipologia quale quella dei Gratta e Vinci, che al di là delle specifiche caratteristiche di gioco, sono certamente ricompresi nella categoria. E,’ infatti, indubitabile che si tratta di giochi leciti, trattandosi di tipologia di gioco riservata allo Stato e prevista, da ultimo dall’art.21 del D.L. 1 luglio 2009, n. 78 convertito con modificazioni in L. 3 agosto 2009, n. 102, in base al quale è stato affidato il servizio al concessionario risultato aggiudicatario di apposita procedura di selezione”. La mano passa ora al Ministero dell’Interno.
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