Il caso
Un’Amministrazione comunale intende affidare, per la stagione estiva, la gestione della piscina comunale alla locale Pro Loco. Il complesso comprende anche un bar-pizzeria. Si richiede di chiarire quali siano i requisiti professionali richiesti al gestore, sia nel caso in cui l’attività di somministrazione di alimenti e bevande sia riservata esclusivamente all’utenza della piscina, sia nell’ipotesi in cui il servizio sia aperto al pubblico in modo indifferenziato.
La soluzione operativa
Il nuovo gestore dovrà sottoscrivere con l’amministrazione comunale un contratto di gestione dell’intero complesso, che, sembra, già essere dotato di entrambe le licenza necessarie, quella relativa alla balneazione e quella relativa alla somministrazione di alimenti e bevande.
Relativamente a quest’ultimo titolo autorizzativo riteniamo che si tratti di somministrazione rivolta ai soli frequentatori del trattenimento, come avviene per le sale da ballo, i cinema i teatri ecc. in tale ipotesi il gestore dovrà possedere i requisiti morali e professionali previsti dall’articolo 71 del D.lgs 59/2010.
Relativamente alla necessità del requisito professionale si fa presente che l’articolo 3 comma 6 lettera d) della legge 287/1991, che prevede la somministrazione rivolta ai frequentatori del trattenimento, rientra fra le attività che vennero indicate nella risoluzione Ministeriale 3656 del 12.9.2012 al punto 2.1.1 per le quale si confermava l’obbligo del possesso del requisito professionale. Relativamente all’eventuale gestione di un esercizio di somministrazione aperto ad un pubblico generico, si rammenta che si dovrà verificare sia la destinazione d’uso dei locali che la loro sorvegliabilità.
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