Al via la riforma per il codice del paesaggio (d.lgs. 42/04): la parola d’ordine è semplificazione amministrativa; l’obiettivo è lo snellimento dell’iter per l’espressione dei pareri delle Soprintendenze nell’ambito del rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche da parte dei Comuni.
Le novità, che a cascata riguardano i Suap comunali che gestiscono le pratiche per l’avvio di attività produttive interessate dagli endo-procedimenti con riflessi di natura paesaggistica (nel caso in cui richiedano interventi edilizi), sono contenute in due disegni di legge presentati dal Governo al Parlamento ed attualmente all’esame delle competenti Commissioni: il n.2230 alla Camera dei Deputati ed il n.1372 al Senato.
La finalità dichiarata dal legislatore è quella di razionalizzare il sistema delle autorizzazioni in tema di tutela del paesaggio, attribuendo ai Comuni maggiore autonomia decisionale per gli interventi edilizi di minore impatto e mediante la riduzione dei tempi per l’espressione dei pareri endoprocedimentali di competenza delle Soprintendenza e l’applicazione del silenzio assenso in caso di decorso dei termini.
Senza per questo mettere comunque a repentaglio la tutela del paesaggio, coniugando la tutela del patrimonio culturale e storico con l’esigenza di non paralizzare l’attività edilizia ed urbanistica spesso ostaggio di procedure lente e complesse.
Le novità riguardano:
• il dpr 31/17;
• il rinvio ad un decreto legislativo
• le modifiche di quattro articoli del Codice
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Novità in vista per il Codice del paesaggio
Approfondimento di Pippo Sciscioli
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