SCIA e PAS, tra sogni di semplificazione e realtà giurisprudenziale

Approfondimento di Domenico Trombino

Domenico Trombino 21 Luglio 2025
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Qualcuno, da qualche parte, continua a raccontare che basta un innocente modulo per spalancare le porte del libero mercato: l’illusione che un privato possa, con la sola forza della burocrazia “semplificata”, affacciarsi al sole dei commerci o, per i più visionari tra gli ambientalisti, alla verde energia delle rinnovabili. Forse sarà il mantra dei corsi accelerati per imprenditori ottimisti, oppure la leggenda urbana che circola negli… Sportelli Unici. Peccato che nel teatro del diritto amministrativo italiano le regole del gioco siano scritte da commediografi più cinici di quanto suggerirebbe il dépliant ministeriale. Volevate l’“impresa in un giorno”? Avete trovato il gran ballo degli interessi e delle verifiche: ovvero, come si diventa funamboli tra SCIA e PAS senza mai dimenticare che il terzo incomodo, ossia l’ordinamento, ha sempre diritto di parola e spesso anche di smentita.

La SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività – non è ormai una novità e il suo meccanismo di funzionamento è piuttosto… curioso: comunichi (corredando la tua dichiarazione di ogni sorta di autocertificazione) l’intenzione di aprire bottega e, men che non si dica, puoi avviare i lavori, a patto, s’intende, che tu abbia letto fino in fondo la parte in cui si precisa – con tipica eleganza burocratica – che la SCIA non equivale a un’autorizzazione tacita della pubblica amministrazione né, tanto meno, a un atto amministrativo in senso proprio.

Un’autostrada, per i più temerari; una scorciatoia sul ciglio del burrone, per gli altri.

E che dire della PAS, la Procedura Abilitativa Semplificata, sorta di sorella minore, ma dal pedigree più tecnico? Non basta segnalare, occorre elaborare una comunicazione che, per impianti da energie rinnovabili o interventi assimilati, assembla studi tecnici, asseverazioni di conformità e innumerevoli incroci normativi.

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VOLUME + ILIBRO

Il manuale del responsabile dello sportello unico per le attività produttive

Fin dalla sua nascita normativa lo Sportello Unico per le Attività Produttive è stato oggetto di discussioni ed inter- pretazioni più o meno corrette, inizialmente ignorato se non addirittura osteggiato salvo poi trasformarsi in senso “telematico-informatico” per diventare, infine, struttura rilevante.Tuttavia è altrettanto importante sottolineare come il SUAP non assorbe le competenze specifiche per materia di altri uffici ed enti esterni cosi come non è competente in materia sanzionatoria ma svolge attività di coordinamento e rapporto con le imprese e gli enti terzi.Per gli addetti ai lavori è quindi indispensabile avere sia un quadro normativo preciso e corretto dell’ambito operativo, sia istruzioni sintetiche utili per la gestione dei singoli procedimenti di competenza del SUAP, per la risoluzione dei casi concreti di competenza dell’ufficio.Questo è l’obiettivo che si prefigge il presente manuale, composto da schede sintetiche ma esaustive, riferite ai principali procedimenti o attività di competenza del SUAP, basate sulle norme nazionali ma con riferimenti anche a quelle regionali (dove necessario).Sezioni dell’opera:Il volume apre la trattazione con un puntuale esame della normativa sullo Sportello Unico per le Attività Produttive e del suo ruolo all’interno del Comune e nei confronti degli altri enti terzi, con illustrazione e commento delle disposizioni specifiche del DPR n. 160/2010 ed atti collegati.Nella parte introduttiva sono poi illustrati i procedimenti amministrativi di competenza del SUAP, distinguendo fra quelli soggetti a SCIA e quelli soggetti ad autorizzazioni, licenze, ecc.Nella seconda parte si riportano ben 68 schede esplicative descrittive del procedimento amministrativo delle principali attività economiche (una scheda per ogni specifica attività) dove viene indicato: tipologia, normativa di riferimento, ambito di applicazione del procedimento, enti competenti ed iter procedurale. Si tratta di un supporto di consultazione schematico e di semplice utilizzo nato con il preciso intento di guidare gli operatori del SUAP nello svolgimento del loro lavoro quotidiano. Saverio LinguantiLibero professionista consulente giuridico-legale, specialista di diritto amministrativo, è docente di legislazione e tecniche operative a tutela dell’economia della Sicurezza presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza. Docente a c. di legislazione professionale presso l’Università degli Studi di Pisa, Dipartimento di Farmacia e Dipartimento di Medicina e Ricerca Traslazionale, svolge attività di consulenza stragiudiziale e formazione per imprese private ed aziende sanitarie. Già consulente giuridico dell’Ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico per le materie della Semplificazione amministrativa, Commercio e SUAP, è autore di numerosi volumi e saggi specialistici in materia.

 

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