IL CASO – commercio area privata – promozionale – sconti – pubblicità

8 Agosto 2022
Scarica PDF Stampa
Modifica zoom
100%

» Quesito

E’ ammissibile, durante il periodo di divieto delle vendite promozionali, il ricorso a sconti riservati ai possessori di carte fedeltà o tessere? In questo caso, l’effettuazione degli sconti andrebbe comunicata esclusivamente ai titolari delle carte tramite sms o mailing list o potrebbe essere oggetto di vera e propria pubblicità (vetrine, manifesti, ecc.)? sapete se ci sono delle risoluzioni o circolari ? Grazie

» Risposta

L’applicazione di sconti riservata a soggetti possessori di card può essere consentita anche nei periodi antecedenti i saldi e vietati dalla normativa regionale, tale particolare vendita infatti non può essere considerata come vendita promozionale o altra tipologia proprio per la mancanza della pubblicità dell’evento rivolta ad un pubblico generico come indicato dalla sentenza della Corte di Cassazione Civile sez. I 29/5/1993 n. 6044 consultabile sul sito alla voce prassi. Con la sentenza n. 6044/1993  la Cassazione civile  ha stabilito che gli sconti o ribassi che caratterizzano le vendite promozionali sono rivolti alla generalità della clientela, ossia il medesimo prezzo scontato o ribassato viene praticato nei confronti di tutti coloro che si recano nell’esercizio commerciale per gli acquisti, senza distinzione alcuna, differentemente con gli sconti card fanno il venditore rilascia apposita tessera a condizioni contrattuali diverse per prestazioni equivalenti, in quanto due acquirenti delle stesse quantità del medesimo prodotto pagano prezzi differenti a seconda del possesso o meno della card, ed è comunque il consumatore a scegliere se accettare la card che gli viene proposta.