Il caso
Un esercizio pubblico destinato alla somministrazione di alimenti e bevande o un esercizio di vicinato risulta privo del certificato di agibilità dell’immobile in cui è insediato. Si pone il quesito circa il regime sanzionatorio applicabile: in particolare, se debba essere irrogata solo la sanzione edilizia prevista dal Testo Unico per l’Edilizia (D.P.R. 380/2001), oppure se debbano essere applicate anche le sanzioni previste dalla normativa settoriale in materia commerciale, vale a dire la Legge n. 287/1991 e il D.Lgs. n. 114/1998.
La soluzione operativa
Come correttamente indicato nel quesito l’articolo 3 comma 7 della Legge 287/1991 prevede l’applicazione della sanzione amministrativa prevista dall’articolo 10 comma 2 nell’ipotesi che l’attività sia condotta in difetto delle norme edilizie, fermo restando l’applicazione delle norme e prescrizioni violate. Si dovrà quindi applicare in primo luogo la sanzione per la violazione prevista per la mancanza di agibilità dell’immobile e conseguentemente anche quella prevista dall’articolo 3 comma 7 sanzionato dall’articolo 10 comma 1 se nel locale viene svolta attività di somministrazione; in tale ipotesi dovrà essere emesso il provvedimento di sospensione dell’attività per il tempo necessario a sanare la situazione accertata e comunque per un periodo massimo di 3 mesi.
Per quanto attiene agli esercizi di vicinato riteniamo che la situazione sia analoga a quella della somministrazione, prevedendo l’articolo 7 comma 2 lettera a) del d. Lgs n. 114/98, l’obbligo di rispettare i regolamenti locali di polizia urbana, annonaria e igienico-sanitaria, i regolamenti edilizi e le norme urbanistiche nonché quelle relative alle destinazioni d’uso.
A nostro avviso anche se non richiamato espressamente l’indicazione di applicare la sanzione specifica di tipo edilizio/urbanistico, si dovrà applicare in aggiunta la violazione contenuta nell’articolo 22 comma 1 del d. Lgs n. 114/98.

Il manuale del responsabile dello sportello unico per le attività produttive
Fin dalla sua nascita normativa lo Sportello Unico per le Attività Produttive è stato oggetto di discussioni ed inter- pretazioni più o meno corrette, inizialmente ignorato se non addirittura osteggiato salvo poi trasformarsi in senso “telematico-informatico” per diventare, infine, struttura rilevante.Tuttavia è altrettanto importante sottolineare come il SUAP non assorbe le competenze specifiche per materia di altri uffici ed enti esterni cosi come non è competente in materia sanzionatoria ma svolge attività di coordinamento e rapporto con le imprese e gli enti terzi.Per gli addetti ai lavori è quindi indispensabile avere sia un quadro normativo preciso e corretto dell’ambito operativo, sia istruzioni sintetiche utili per la gestione dei singoli procedimenti di competenza del SUAP, per la risoluzione dei casi concreti di competenza dell’ufficio.Questo è l’obiettivo che si prefigge il presente manuale, composto da schede sintetiche ma esaustive, riferite ai principali procedimenti o attività di competenza del SUAP, basate sulle norme nazionali ma con riferimenti anche a quelle regionali (dove necessario).Sezioni dell’opera:Il volume apre la trattazione con un puntuale esame della normativa sullo Sportello Unico per le Attività Produttive e del suo ruolo all’interno del Comune e nei confronti degli altri enti terzi, con illustrazione e commento delle disposizioni specifiche del DPR n. 160/2010 ed atti collegati.Nella parte introduttiva sono poi illustrati i procedimenti amministrativi di competenza del SUAP, distinguendo fra quelli soggetti a SCIA e quelli soggetti ad autorizzazioni, licenze, ecc.Nella seconda parte si riportano ben 68 schede esplicative descrittive del procedimento amministrativo delle principali attività economiche (una scheda per ogni specifica attività) dove viene indicato: tipologia, normativa di riferimento, ambito di applicazione del procedimento, enti competenti ed iter procedurale. Si tratta di un supporto di consultazione schematico e di semplice utilizzo nato con il preciso intento di guidare gli operatori del SUAP nello svolgimento del loro lavoro quotidiano. Saverio LinguantiLibero professionista consulente giuridico-legale, specialista di diritto amministrativo, è docente di legislazione e tecniche operative a tutela dell’economia della Sicurezza presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza. Docente a c. di legislazione professionale presso l’Università degli Studi di Pisa, Dipartimento di Farmacia e Dipartimento di Medicina e Ricerca Traslazionale, svolge attività di consulenza stragiudiziale e formazione per imprese private ed aziende sanitarie. Già consulente giuridico dell’Ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico per le materie della Semplificazione amministrativa, Commercio e SUAP, è autore di numerosi volumi e saggi specialistici in materia.
Saverio Linguanti | Maggioli Editore 2024
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