Gli impianti sportivi comunali ospitano sempre più spesso bar, punti ristoro e chioschi interni, soprattutto in occasione di eventi con grande afflusso di persone.
Per gli uffici commercio questo pone un tema ricorrente: la somministrazione svolta dentro un palazzetto è un pubblico esercizio “classico” o una forma speciale legata all’attività sportiva?
Il caso
All’interno di un palazzetto dello sport di proprietà comunale viene attivata una piccola attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar interno / punto ristoro).
Il quesito è se tale attività debba essere inquadrata:
• come pubblico esercizio di somministrazione vero e proprio, aperto ad un pubblico indistinto;
• oppure come forma speciale di somministrazione, strettamente connessa all’utilizzo dell’impianto sportivo e riservata ai soli utenti del palazzetto (atleti, accompagnatori, spettatori in occasione degli eventi).
La soluzione operativa
L’attività di somministrazione di alimenti e bevande, rivolta d un pubblico generico, necessita del rispetto della destinazione d’uso dei locali utilizzati; il palazzetto dello sport non sembra possa avere una tale destinazione d’uso, che invece dovrebbe essere di impianto sportivo e quindi l’eventuale attività di somministrazione dovrebbe essere rivolta non ad un pubblico generico ma solamente a coloro che frequentano il palazzetto in occasione di manifestazioni sportive con la conseguenza che, risultando prevalente l’attività sportiva rispetto a quella di somministrazione, la destinazione d’uso del locale dovrà seguire tale tipologia di attività. La somministrazione quindi potrà essere svolta nel palazzetto solo in occasione di svolgimento di manifestazioni alle quali partecipa il pubblico.
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